stelle alpine

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sabato 8 luglio 2017

Cime Castrein - 6 luglio 2017

Siamo partiti da Malga Grantagar e siamo andati verso il Lavinal dell'Orso percorrendo la via normale, sentiero 628, il caldo in questi giorni è aumentato dall'anticiclone africano che frena la bassa pressione proveniente dal nord.
Sono stati tagliati molti alberi e non c'è più ombra proprio nella parte bassa dove fa più caldo... si prosegue fino al bivio dove un sentiero porta sotto le pareti delle gocce al rifugio Corsi, dalla parte opposta si arriva al Passo degli Scalini e proprio verso il passo c'è una via che porta al Lavinal dell'Orso, proseguiamo e si sale.
È lassù che trovo le Negritelle! Durante la salita non pensavo ad altro che a trovarle, ho scoperto che sono tra i fiori più profumati delle montagne e volevo proprio snuffiarli! Il profumo è intenso di cioccolato e vaniglia! Finalmente posso verificarlo! Sono felice! Faccio qualche foto e si prosegue. Tengo a sottolineare che anche la vaniglia è un orchidea, le Negritelle sono orchidee.
Qui nelle Alpi Giulie abbiamo diversi fiori sconosciuti in altre regioni, tipo il papavero bianco dei ghiaioni, in realtà sembra che ci sia anche in Abruzzo, nelle zone montuose. È un fiore raro!
Raggiungiamo il Lavinal dell'Orso e da li inizia verso sinistra la salita alle Cime Castrein, siamo nell'Anita Goitan, è un sentiero stretto e sempre esposto, direi anche mal tenuto, potrebbero sistemarlo un po'!
Con estrema cautela si prosegue verso le cime.
Alzandoci notiamo il Bivacco Luca Vueric sul Foronon del Buinz, più a sinistra il Modeon, e la catena dove scorre il Ceria Merlone. C'è un grande masso strano... sembra una botte gigante.
Raggiungiamo la fine di questo versante, ora giriamo verso Est ed avremo sempre più ricordi della Grande Guerra.
Gallerie, ferritoie, gradini incisi nelle rocce, muretti e casermette diroccate, trincee, filo spinato arruginito...
proseguiamo fino in cima ad una delle cime, non andremo nell'altra questa volta.
Ci fermiamo a mangiare che è già l'una.
Di fronte vediamo questa montagna forata, con questa lunga scala che raggiunge la galleria, ci siamo stati qualche anno fa, poi sopra la galleria si raggiunge la vetta.
Ma noi pensiamo solo a scendere.
Di fronte al cospetto dello splendido Jof Fuart, notiamo qualche stambecco coi piccoli nati da pochi giorni.
Raggiungiamo Forcella Mosè, è da li che parte la Cengia degli Dei, sui ripidi sempre esposti e minacciosi ghiaini...
Scendiamo verso il Rifugio Corsi, discesa stressante per le mie ginocchia e impegnativa tra le rocce. Al rifugio non troviamo Cristiano, il gestore, torneremo a trovarlo un altra volta.
La discesa finale la faremo dalla via dei Tedeschi, un pochino più impegnativa ma più diretta rispetto all'altra, e direi anche meno noiosa.
Una bellissima escursione, nella zona alta sempre esposta, il casco è sempre necessario ma non serve l'imbrago e cordino. Acqua non se ne trova durante il tragitto, solo al rifugio.



 Malga Grantagar



Stella Alpina


Negritella


Lavinal dell'Orso


Papavero bianco dei ghiaioni




Lavinal dell'Orso






Grande masso 



Bivacco Luca Vueric sul Foronon del Buinz


Cime Castrein


Montasio


Jof Fuart


Lunga scalinata che porta alla vetta


Linaria Alpina





Jof Fuart






Rifugio Corsi


Forcella Mosè




Orchidea Maculata


Genziane
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martedì 4 luglio 2017

Monte Avanza (2489 mt.) - 2 luglio 2017

Sebbene il tempo non fosse perfetto ci siamo avventurati e abbiamo raggiunto la vetta, è la seconda volta che andiamo lassù a distanza di anni, grande soddisfazione!
Tra i tristi ricordi della Grande Guerra, gallerie scavate chissà come, nelle montagne, trincee, filo spinato arrugginito, e casermette diroccate. Si raggiunge in un facile sentiero, probabilmente ex mulattiera, in diversi lunghi tratti esposta, un tratto è stato anche ferrato.