Da noi non c'è una via diretta quindi sono parecchie ore.
Col GPS scopriamo che la più breve è la strada che passa da Erto, dalla diga del Vajont, Pier non l'ha mai vista perciò è per lui una strada nuova.
Il ritorno lo faremo dal passo della Mauria e Forni di Sopra - di Sotto ecc.
Per Sergio è meno noioso.
Alle 9.20 parcheggiamo e saliamo verso la cestovia che porta al rifugio Pian dei Fiacconi.
Ci fermiamo al bar per necessità fisiologiche che poi per me sarebbe un problema...
e iniziamo la nostra salita.
La parola che viene in mente per prima in questi spazi è "BIANCO"
è tutto bianco, un po' ingiallito dalla sabbia del Sahara, dai venti caldi degli ultimi giorni.
Si prosegue, stanchi, iniziamo a vedere il brutto cubo di cemento della funivia che arriva da malga Ciapela, stanchissimi, felici, lo raggiungiamo ma vogliamo arrivare fino alla cima più alta, siamo su alle 13.30 circa, foto di rito, panini, e si inizia la discesa.
La neve era ventata e ravanata dai tanti sciatori che sono passati, non siamo rimasti sulla pista ma siamo scesi direttamente verso il rifugio Pian dei Fiacconi.
Ho fatto qualche volo ma tutto sotto controllo, e ci siamo divertiti, poi nella pista che iniziava a sciogliersi, umida pesante, loro sono andati fuori pista e si sono divertiti mentre io scendevo per la pista per poterli filmare dal basso.
La nostra bella bianchissima Marmolada! Forse proprio li ho fatto le mie più belle sciate!
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