Il tempo non è sereno, fa anche fresco, decidiamo di andare verso il Cavallo di Pontebba, la strada per il Pramollo è stata riaperta recentemente, era chiusa per frane.
Lo splendido bosco selvaggio di larici ci fa pensare... speriamo che non non venga mai fatta la funivia che porta agli impianti sciistici ausriaci perchè verrebbe rovinato questo magico paesaggio.
Purtroppo tanti mi disapprovano per i loro interessi economici ma se la vogliamo vedere bene di chi sarebbero i veri interessi?
Lasciamo perdere il discorso che diventa politico e pensiamo alla nostra escursione.
Rivediamo sulla sinistra il canale che abbiamo fatto anni fa, la via Fausto Schiavi.
Inizia più su la grande conca detritica dove troviamo enormi massi, staccati chissà quando, chissà che terremoti... chissà che fracasso, quanta polvere...
Torniamo a noi, un raggio di sole fa apparire fantasmi i monti che ci circondano, il cielo dall'azzurro al bianco, poi di nuovo azzurro... ma prevale il bianco, ci da il tempo di scattare qualche foto panoramica alla sella inkel verso l'Austria.
La Ferrata Contin è già iniziata, non abbiamo ne imbrago ne casco... saliamo ugualmente! L'abbiamo fatta diverse volte.
Sebbene bisognerebbe avere almeno il casco, ma andiamo avanti, nell'esposto, i cavi sono dove servono, arriviamo alla fine.
C'è ancora un po' da camminare prima di raggiungere la vetta, ci sono una campanella, una struttura in metallo...(?) e il libro di vetta.
I muschi verdi sulle pietre mi incuriosiscono e gli faccio un ingrandimento con la mia macchinetta fotografica.
Più tardi iniziamo il ritorno, il sole ci ha abbandonati definitivamente ma non piove.
In distanza sui ghiaioni Sergio nota un branco di bei camosci.
Vedo la ripida parete dove il giovane Ernesto Lomasti arrampicava...
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