stelle alpine

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martedì 20 marzo 2007

Ferrata Lipella - Tofana di Rozes (3225) - 28 settembre 2006




Partenza dal Park delle Cinque Torri.
Persi nel bosco.... non abbiamo seguito il sentiero e miriamo alla meta credendo di tagliare.
Lungo il percorso, un lieto incontro ha rasserenato i nostri cuori, tre bellissimi camosci non distanti da noi, ci osservavano al pari di come noi osservavamo loro, non erano spaventati come dalle nostre parti, siamo nel Parco Naturale Delle Dolomiti D’ampezzo, non sono spaventati dai cacciatori.
Raggiunto il Castelletto (2459) (ricordo il bel libro che ho letto di Enrico Camanni, la Guerra di Josefh, è ambientato qui, intorno al Castelletto), ci si prepara alla ferrata. Non è qui che parte la Lipella, la lunghissima Galleria al Castelletto, una delle tante rimasta attrezzata ed utilizzata dal CAI come via per raggiungere la ferrata. Dentro la galleria ne partono altre, chiuse però da assi, una è quella famosa nominata nel libro, la galleria elicoidale, avrei voluto entrarci!

Con le lampade frontali potevamo vedere, nel buio pesto, qualcuno ci seguiva, due giovani, si vedevano le loro lampade.

Una cengia percorre un gran tratto, poi la parete, tratti impegnativi che mi fanno capire quanto si debba usare la testa più dei muscoli! Ma talvolta sono scema…
Sergio sempre davanti, fa strada tra le rocce, poi trova un bel pulpito e ci fermiamo a pranzare.
Vediamo una comitiva di gente, numerosissima! Li lasciamo passare, noi restiamo nel nostro pulpito, da lì e soltanto da lì, ci appare la Marmolada! La regina dei ghiacci eterni!
Tra strettissime cenge e cornici attrezzate, si aggira la montagna, poi arrampicate, e di nuovo cenge, l’acqua cola dalle pareti più interne, la ferrata è nuovissima, cavi ben tesi e coperti con cappucci per non pungersi come in tanti posti!
Ecco le Tre Dita! Dietro c’è il Nemesis, quel monte che il libro racconta era presidiato dal Tenente Carugati! Lo chiamavano: Cima Carugati, ma non è rimasto nelle mappe!
Resteremo un po’ al pulpito a giocare coi gracchi, poi andremo alle Tre Dita, infine scenderemo fino al ex Rif. Cantore, poi per il sentiero già percorso quando abbiamo fatto la ferrata Anna, ed in fine il sent. 412 che in lieve salita ci riporterà al sentiero di partenza e nel bosco dove ci eravamo persi, questa volta troveremo subito la giusta via!





















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