stelle alpine

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martedì 20 marzo 2007

Ferrata Tridentina - 24 agosto 2006

































La ferrata parte ripida, prima con cavo metallico, poi con pioli a scaletta, una ripidissima scalinata nella roccia.
Un po’ prima dell’uscita incomincia a piovere, ne usciamo e troviamo riparo in un castelletto di roccia, ora potremmo tornare indietro dalla via di fuga, scattiamo un po’ di foto, intanto esce il sole, tutti come noi, bagnati fradici, decidono di proseguire, sperando…
Così raggiungiamo nuovamente i ferri, il secondo attacco della via, corre parallela alla cascata che salendo avremo sempre sulla SX, a metà di questa rampa sale la nebbia, prima piove dirotto, poi ci investe una tempesta di fittissima grandine piccola circa 3 mm di spessore, ora stiamo scalando non più in su, verticale, ma bensì un traverso SX, in una strettissima cengia di roccia, dove talvolta il passaggio è impervio ma sempre ben attrezzato, col cavo ben teso.
Si raggiunge intanto il tratto dove parte la seconda via di fuga, si può salire dritti al Rifugio Cavazza al Pisciadù evitando la ferrata.
Gente davanti a noi decide questa soluzione, noi anche, saliamo però non troppo convinti, più su attraversiamo il rigagnolo che forma la lunga cascata, c’è di nuovo il sole, ci scalda dal freddo subito, vediamo altra gente che sale, salgono la ferrata, si libera il cielo dai residui di nebbia che restano bassi, vediamo così tra le rocce il ponticello della ferrata, quelli che scalano la Torre Exner sono fortunati, c’è il sole, noi ci fermiamo e mangiamo, è quasi l’una, c’è fame!
Infine scendiamo e torniamo alla ferrata! Attacchiamo e ci accorgiamo subito che la via è più faticosa in questo ultimo tratto, è ripidissima, i pioli ci aiutano, talvolta sono esposti in fuori, dove tutto il corpo deve lavorare, non siamo neppure allenati, quest’anno di ferrate ne abbiamo fatte poche, però riusciamo a salire senza intoppi.
Raggiungiamo il ponticello, è molto più corto del previsto, si trova su un orrido dove dalle fessure si ammira il panorama di Corvara e della Val Badia, è stupendo! Tra i pascoli verdeggianti con le mucche e le montagne di fronte che noi ancora non conosciamo.

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