stelle alpine

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venerdì 23 marzo 2007

Monte Avanza - 5 ottobre 2006


Già nella strada apparivano le Giulie imbiancate dalla nevicata notturna.
Giunti a Sappada notiamo anche lì i monti che brillano di bianco!
Partiti per il sentiero 173, un po’ difficile da trovare, mal segnato, siamo saliti verso il canale costeggiando le ripide pareti del Cjadenis, un cartello ci ha confusi segnalando “le trincee”, in effetti era giusto ma poi si prosegue dritti abbandonando le trincee, dove c’è il bollo bianco e rosso.
Verso un canalone, dove l’idea è di arrivare alla forca, c’è invece la deviazione a SX, si sale su cenge esposte col sentiero ben marcato, probabilmente andare su per il canale è una scorciatoia ma visto che si arriverà poi sui ripidi seguiamo la via CAI.
Al termine si arriva su verdi che continuando a salire a SX, arrivano al Passo dei Cacciatori.
Invece voltando a DX, si prende un altro canalone di ghiaie che si chiama Campanili di Genziane.
Arrivati lassù alla forcelletta notiamo che il sentiero su esposti è innevato, ci fermiamo al sole a mangiare visto che è già mezzogiorno passato e la fame si fa sentire. Abbiamo dormito questa mattina!
Ogni tanto appare il sole tra le nubi nere, qualche foto e film riusciamo comunque a farlo.
Proseguiamo nel sentiero, salendo su roccette e poi entrando in trincea, più sotto, pochi metri, notiamo il sentiero CAI, ma noi stiamo su, dentro la trincea, è più bello. Infine si ricongiungeranno.
Un tratto di cavo aiuta a superare un esposto, poi caverne, gallerie, resti di fortini della prima guerra in un ampio avvallamento, da lì parte l’attacco alla vetta, segnato da ometti di roccia, non vedi mai la vetta, porre molta attenzione causa la neve che un scivolone renderebbe fatale. Superato l’inizio tutto è più facile, infantile.
Ed ecco! Sergio mi grida “ci sono!” due croci di legno marcio, un contenitore del libro di vetta e dentro un piccolo block notes colmo di firme.
Però la nebbia nasconde i panorami, filmiamo quel poco che si vede e scendiamo, questa volta andremo su al Passo dei Cacciatori, e poi su fino a Passo Sesis, bellissimo giro, infine scenderemo passando dal rif. Calvi che è chiuso, e infine giù all’auto.















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